Dal diario del mio bisnonno, me lo immagino così...


Ridacchiando al ricordo di piccole vicende che più volte aveva immortalato in epici aneddoti semplicemente narrandole con arguzia ai suoi più cari amici, sorseggiava un bicchierino in poltrona e ripensava alla sua vita piena.
Ricordava soprattutto le occasioni che gli avevano toccato il cuore e tutte (ne fu sorpreso) erano legate a eventi nuziali.
Era ancora “Signorino”, come gli rammentava quotidianamente la sua ormai secolare, sempre indefessa e, forse, immortale Tata ma stava considerando che tutte le sue giornate memorabili erano trascorse gioiosamente ai matrimoni. Di qualcun altro, ovviamente. Di cari amici, di parenti più o meno vicini o di occasionali conoscenti che lo avevano invitato sempre per dare lustro a ricevimenti altrimenti sbiaditi. Comunque a ogni matrimonio il suo spirito ringiovaniva divertendosi e commuovendosi.
Ecco... Stava desiderando, lì e in quel momento, di poter partecipare ad almeno cento matrimoni all' anno.
Stava desiderando, lì e in quel momento, che almeno cento persone gli telegrafassero l' invito per il giorno speciale. Lo stava desiderando lì e in quel momento ma non stava accadendo.
Irrequieto e frustrato per la delusione, abbandonò la sua poltrona preferita davanti al camino e si dette a girare in lungo e in largo per la proprietà nella speranza che quattro vigorosi passi placassero infine la sua insoddisfazione.
Un buon esercizio fisico, si sa, allena anche la mente.
Passeggia di qua e passeggia di là, un' occhiata alla piscina e una al salone, una sosta in veranda e una all' ombra degli alberi di noci... Ed eccolo rientrare di corsa alla sua Scuderia. Eccolo attraversare l' ingresso saltellando su un solo piede sugli scacchi bianchi del pavimento. Eccolo tornare a sprofondarsi di nuovo nell' adorata poltrona, sospirare e sollevare lo sguardo allo stemma che troneggiava sulla cappa del camino. Eccolo, confuso e felice, prendere la sua decisione.
Desiderò, lì e in quel momento, trasformare la sua amata Scuderia ne “ LA SCUDERIA EVENTI”. E perché no? Avrebbe organizzato matrimoni mettendo a disposizione quel posto bellissimo che piaceva tanto ai suoi amici.
Doveva chiarirsi le idee. Ci voleva un bicchierino. E un notes, tanto per cominciare. Cominciare da dove? Quali parole avrebbero potuto rendere bene l' idea che lui aveva della sua Scuderia? Da dove iniziare?
“Andiamo con ordine” pensò, “ Partiamo da questo posto magico”. E scrisse velocemente e con impeto per trattenere tutto quello che la sua mente, improvvisamente soddisfatta dell' idea e incoraggiata dalla speranza che la decisione presa fosse destinata al successo, gli stava dettando. E dopo svariate macchie che la sua stilografica si era divertita a sparpagliare sui fogli e che ora gli apparivano come costellazioni benauguranti, rilesse con calma.